TERRA CIOCIARA: STORIA - URBANISTICA - FOLKLORE - AMBIENTE


NEL SECOLO DEL BAROCCO

"LA SUDORAZIONE PRODIGIOSA"

Verso il tramonto del 10 maggio 1675 «senza alcun motivo o esterna cagione... si videro in folla concorrere a venerare la Regina degli Angeli non solo genti di Frosinone, ma ben anche quelle delle città, terre e castelli circonvicini».

Mentre la folla accorsa si meravigliava come mai si trovasse a quell’appuntamento, ecco accadere un fatto strano: l’immagine si illumina, la fronte della Vergine incomincia a sudare e il volto diventa colorito e vivo. Il fenomeno non finì lì, ma si ripeté molte altre volte in presenza di masse, di gruppi e di individui, «Più e più volte popoli interi ammirarono il prodigioso sudore, e spesso vedevasi la bella immagine cambiare il naturale colore al quanto olivastro in vermiglio... Queste stille (di sudore) erano di tanta chiarezza e splendore che la nicchia, non poco oscurata dall’antichità ed incuria, tramandava copiosissima luce... Lo stillicidio di così lucide gemme alle volte durava per più ore».

Naturalmente, come sempre, l’autorità ecclesiastica non credette subito al fervore ed entusiasmo del popolo. Il nuovo vescovo, Monsignor Riccardo degli Annibaleschi, volle rendersi conto di persona, esaminare accuratamente se si trattasse di un fenomeno naturale, per esempio, di infiltrazione d’umidità. A conclusione della sua inchiesta e dei suoi esami, non poté non credere ai suoi occhi.

Il fenomeno si stava ripetendo dinanzi a lui. Sicché, commosso esclamò: «Il Signore è mirabile nei suoi Santi, ma è più meraviglioso nella madre sua».

Dopo di che procedette alla posa della prima pietra per l’erezione di una chiesa più ampia, come abbiamo sopra raccontato, dinanzi ad «una massa di gente venuta anche da altri paesi».

La fama di questo evento si sparse in tutta la provincia di Campagna e Marittima e con essa anche il rumore di guarigioni miracolose. L’autore della storia ne riferisce n. 43, di cui 24 accadute nello stesso anno 1675. La notizia uscì anche fuori della provincia. In tal modo si poté avere la conferma dell’autenticità del miracolo di fondo da parte di due altre autorità, che sono fuori ogni discussione: l’arcivescovo Card. Fr. Franc. Orsini, poi Benedetto XIII, - (foto a destra) - e il consultore del S. Uffizio D. Gaetano Miroballo, poi arcivescovo di Amalfi. Entrambi videro e studiarono il prodigio, riconoscendolo per soprannaturale Il card. Orsini venne sul luogo nell’aprile 1676, all’epoca in cui Ciceroni fecero la donazione dell’area per la costruzione della chiesa e della piazza. Egli era accompagnato dal duca di Gravina suo fratello e da largo seguito. Mentre stava in preghiera dinanzi l’immagine, si ripeté la sudorazione con gli altri fenomeni, sicché scomparve dal suo animo ogni dubbio sulla autenticità del fatto.

Il Miroballo venne al santuario nel 1677, quando stava per essere ultimata la costruzione. Egli non venne da solo, ma accompagnato da alcuni sacerdoti di Frosinone. Anche lui fu spettatore del prodigio della sudorazione e, alla fine, asseriva in pubblico e in privato che il portento proveniva da causa soprannaturale, perché il cielo voleva che la Madonna fosse più onorata ed invocata.

Non è qui la sede per fare un trattato di filosofia o di teologia del miracolo, nè per dissipare le obiezioni che da molti si sogliono opporre quando si discorre di miracoli.

Il compito nostro è raccontare i fatti come risultano dalle fonti, In seguito vedremo come il santuario della Madonna della Neve abbia dato il nome alla contrada, alla piazza e via omonima.

Padre Ignazio BARBAGALLO Agostiniano Scalzo

(FROSINONE - Lineamenti storici dalle origini ai nostri giorni)
- "Editrice Frusinate 1975 da pag. 231 a pag. 232"

Per le citazioni storiche, la bibliografia ed altro, si rimanda ad una consultazione diretta dell'opera.

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