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TERRA CIOCIARA: ORIGINI DELLA GRANDE FAMIGLIA AGOSTINIANA


 

La Famiglia Agostiniana nel frusinate.

L'Ordine degli Agostiniani Scalzi è uno della grande famiglia agostiniana - dal latino “Ordo Augustiniensium Discalceatorum”.

All'Ordine appartengono uomini e donne che vivono stabilmente in comunità, con lo scopo di praticare e testimoniare, con un particolare stile di vita, il Vangelo di Gesù Cristo.
Ad essi viene riconosciuto di costituire giuridicamente un Ordine religioso perché seguono un insieme di Regole e Costituzioni, approvate dalla competente autorità della Chiesa cattolica.

L’Ordine è stato fondato nel 1592 per decreto del Capitolo Generale dell'Ordine, come congregazione riformata dell’Ordine di sant’Agostino.

La congregazione venne approvata e costituita in ordine autonomo nel 1599 con il documento "Decet Romanum Pontificem2 da papa Clemente VIII.
Sottoposti alla regola di sant’Agostino, gli Agostiniani Scalzi si dotarono anche di una propria Costituzione, approvata dalla Santa Sede nel 1610, riveduta nel 1620 e confermata nel 1931

Oggi gli Agostiniani sono presenti in Italia e in terra di missione: Brasile e Filippine.

Gli Agostiniani Scalzi si propongono di raggiungere la perfezione evangelica, che consiste nell’amore di Dio e del prossimo, in umiltà, che è una loro caratteristica.
L'umiltà viene elevata al rango di "voto proprio", unitamente alla povertà, alla castità e all'obbedienza che, nella sostanza, rappresentano i canoni fondamentali della vita monastica degli Agostiniani Scalzi.

La loro ascesi si concretizza nella pienezza della vita comunitaria, attraverso la quale, secondo il pensiero agostiniano, “l’anima del religioso deve cessare di essere propria per appartenere a tutti gli altri fratelli”.(s. Agostino, Epistola 243,4).

Ubbidienti alla tradizione della regola, venerano con particolare devozione la Vergine SS. sotto il titolo di “Madre della Consolazione”.
La preghiera, lo studio delle scienze divine e umane e le opere di apostolato, secondo le necessità e le direttive della Chiesa, rappresentano il vivere quotidiano degli agostiniani.

Gli agostiniani scalzi, come i componenti di altri Istituti, vivono prevalentemente nei conventi e sono chiamati frati o religiosi: due termini che ne evidenziano le caratteristiche fondamentali di uomini e donne che ubbidiscono ad una regola.

La loro sigla ufficiale è O.A.D.- un acronimo che deriva dalle iniziali delle parole latine “Ordo Augustiniensium Discalceatorum” (Ordine degli Agostiniani Scalzi).

Per capire i fondamenti ai quali si ispira l'Ordine occorre fare una breve sintesi della vita di s. Agostino che nacque il 13 novembre del 354 a Tagaste in Numidia -(Souk-Ahras, Algeria), una provincia nordafricana e visse prevalentemente nell’Africa romana.

All'età di 32 anni avvenne la sua conversione: soggiornò brevemente a Roma e a Milano dove a trentatre anni entrò con il battesimo nella chiesa cattolica. Morì vescovo di Ippona nel 430.
La sua figura rimane centrale nella chiesa per il determinante contributo dato, dalla sua perspicace riflessione sulla Bibbia, alla definizione e divulgazione dei fondamenti della dottrina cattolica.
Per la grande profondità di pensiero Agostino ha conquistato un posto nella storia della letteratura latina e della filosofia universale.

Visto il proliferare delle comunità che si andavano costituendo, ispirandosi alla sua filosofia di vita, Agostino intuì che era necessario approntare un particolare stile di vita per i suoi seguaci, conformato all’esistenza degli Apostoli e della prima comunità cristiana di Gerusalemme.

Ne ricavò una serie di regole e norme esistenziali e comportamentali che sfociarono nella formazione di un testo intitolato "Regola per i servi di Dio".

La Regola agostiniana, breve, essenziale e concreta; scende nei particolari solo quando è necessario. Molto spesso fornisce soltanto le indicazioni basilari sui molti aspetti del vivere, lasciando spazio alla libertà, all'intuizione e alla maturazione della Comunità. Una regola elastica che lascia una sufficiente libertà ai propri costumi e costituzioni.

Agostino, nel tracciare le norme per i suoi monasteri, prende spunto da motivazioni bibliche ed ecclesiali, prosegue poi esponendo tutta la sua ricchezza spirituale e la profonda conoscenza delle persone e delle varie realtà della vita umana, il risultato è un capolavoro di dottrina teologica, di sensibilità psicologica e di equilibrata esperienza umana dove il buon senso, la comprensione, il primato dell'amore, della verità e della giustizia, assieme al rispetto per l'autorità e all'attenzione per le persone singole, trovano una meravigliosa ed armonica combinazione.

La fortuna della Regola è testimoniata non solo dalla continuità e vitalità della fondazione monastica, maschile e femminile, di cui Agostino è padre e maestro, ma anche dal fatto che moltissimi altri Istituti religiosi, sorti in ogni epoca, hanno scelto o ricevuto dalla Chiesa le stesse norme di vita e fondamento di organizzazione.

Al di là delle esigenze sociali e degli interessi corporali, necessarie alla convivenza degli uomini, la regola doveva caratterizzare e dare un valore aggiunto alle comunità che si riunivano sotto lo stesso tetto, per condividere: ideali, pensieri e valori dell'anima.

In uno dei passaggi cruciali della Regola si legge: "Il motivo essenziale per cui vi siete insieme riuniti è che viviate unanimi nella casa e abbiate una sola anima e un sol cuore protesi verso Dio”.

Esattamente è difficile stabilire l'origine di questo autorevole testo, presumibilmente scritto e rivisto in un arco di tempo molto ampio; ma gli studiosi sembrano collocare l'edizione della regola intorno all'anno 400: periodo fra i più fecondi e intenso della vita pastorale e culturale del Vescovo Agostino.

Storicamente è risaputo che la “regola”, e con essa la “dimensione monastica” della personalità di Agostino, tornarono a brillare dopo le persecuzioni africane intorno al 1256, anno in cui fu costituito ufficialmente, per volere del papa Alessandro IV, l’ Ordine degli Eremiti di S. Agostino, oggi Ordine di S. Agostino (O.S.A.).

La costituzione giuridica dell’ordine agostiniano è frutto del movimento di riforma e organizzazione che animava la chiesa del sec. XIII e che aveva già dato i primi frutti con S. Domenico (1170-1221) e S. Francesco (1181- 1226).

Il nuovo Ordine ottenne i privilegi degli Ordini mendicanti e si diffuse per quasi tutta l'Europa.
Alla fine del medioevo erano sorti circa 2.000 conventi, con 30.000 membri associati.

Oggi nel mondo intero ci sono nell'Ordine in questo momento 26 Province ed altre 29 circoscrizioni più piccole, come i vicariati e le regioni.

Gi agostiniani, sulla scia dei “predicatori domenicani” e dei “frati minori francescani”, incrementarono la vita in comune con le esigenze della povertà e della obbedienza; fornendo nuovo impulso agli studi, alla predicazione e alla amministrazione dei sacramenti.

L'interrogativo che molti si pongono, anche in chiave moderna, è quello di capire oggi se continueranno a sorgere comunità che sappiano ispirarsi a sant’Agostino.