LA CARITA' E LA MISSIONE PARROCCHIALE: "ATTIVITA' PROGRAMMATICHE A SOSTEGNO DEL DISAGIO"

Che cosa significa povertà oggi?

La prima grande verità è che la povertà è fame, in un mondo che ogni giorno getta nella pattumiera tonnellate di cibo ottimo e nutriente.

Ma la povertà assume volti diversi che cambiano nei luoghi e nel tempo.
La povertà è perdere e non avere una casa, un riparo, un rifugio, esigenza primordiale dell'uomo.
La povertà è ammalarsi e non riuscire ad avere accesso ai medici e non poter comprare i farmaci.
La povertà è non potere mandare i figli a scuola. Non aver accesso alla cultura, non viaggiare, non leggere, non accedere allo svago. Non potersi vestire.
La povertà, in questi lunghi anni di crisi, politica ed econimica, è non avere più un lavoro; le risorse per vivere e poter progettare un futuro per propri familiari e per se stessi. La povertà e rassegnazione.
La povertà è perdere un figlio, un coniuge, una persona cara, nell'indifferenza generale.

Ma la povertà è anche un paradosso, perchè la povertà è una situazione da cui la gente vuole evadere demandando alle istituzioni la soluzione dei problemi. Invece, sappiamo molto bene che richiede azioni sia da parte dei poveri che dei benestanti, e richiede di cambiare la visione del mondo per fare sì che molte più persone possano avere un buon livello di nutrizione, un alloggio adeguato, accesso all'educazione e alla salute, protezione dalla violenza, e voce in ciò che succede nella loro comunità.