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Per una azione più incisiva e più efficace, in parrocchia è entrato in funzione un "Centro di Accoglienza e Dialogo".
Fermo restando il ruolo specifico dei "Centri di Ascolto Diocesani" che, con le loro competenze e le loro modalità di funzionamento, restano unici ed insostituibili, il "Centro di Accoglienza e Dialogo" parrocchiale diventa il luogo dove le persone in difficoltà ricevono aiuto, conforto e supporto psicologico.
Un luogo che supera e prescinde dalla semplice offerta di aiuti materiali.
Un luogo dove gli interessati si possono incontrare e dialogare con gli operatori parrocchiali, appositamente preparati per questo tipo di servizio.
Un percorso necessario per individuare le vie più idonee per uscire dallo stato di necessità, pronti a verificare, nel corso del tempo, l'efficacia e la funzionalità per una reale e fattibile soluzione dei problemi.
Il luogo dell’ascolto parrocchiale è un ambito attraverso il quale la comunità cristiana vive concretamente la dimensione dell’ospitalità nei confronti di chi si trova in una situazione difficile, anche non prettamente economica.
Il progetto nasce per rendere un servizio alla comunità e diventa partecipe della complessa realtà socio - economica, culturale e valoriale del nostro territorio, nel quale la presenza dei poveri è sempre più evidente.
Gli operatori sono consapevoli che per arrivare alla soluzione reale dei problemi non basta la semplice presa in carico dei bisogni più immediati ma, per un adeguato e concreto supporto alle famiglie, occorre agire in sinergia fra i diversi attori istituzionali.
Occorre sempre una azione coordinata fra la famiglia, la parrocchia, la Diocesi e le istituzioni che, a diverso titolo, ed ognuno per la propria parte, sono preposte ad intervenire in un ambito molto delicato: la fragilità e la riservatezza familiare.
Quindi, l'obiettivo fondante del progetto è la costituzione di un sistema stabile di relazioni e di scambi di informazioni tra i diversi operatori nei diversi ruoli.
Riassumendo, si vuole che l’ascolto non si esaurisca in una semplice relazione fra persone, ma diventi un mezzo per penetrare all'interno del disagio e delle fragilità, cercando vere soluzioni alle problematiche.
Il Gruppo Caritas e il Gruppo Missionario dell'Ordine Agostiniano con il "Centro di Accoglienza e Dialogo" vogliono esplicitare un'azione più consapevole e corresponsabile nei confronti delle povertà accolte.
Quindi, l’efficacia dell’azione agostiniana non si misura nel numero delle situazioni “risolte” ma nell’apporto fornito alla costruzione di una comunità capace di condividere i bisogni per restituire dignità alle persone.