LA FESTA DELLA MADONNA DELLA NEVE ORIGINI E TRADIZIONI


"La giostra della bufala"

"ALLA SCOPERTA DELLE TRADIZIONI DIMENTICATE...
UN RARO DOCUMENTO GIUNTO FINO A NOI.


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Due tradizionali fiere, della durata di diversi giorni, si svolgevano in occasione dei festeggiamenti in onore della Madonna della Neve e di santa Fausta, nella piazza antistante la chiesa. Le fiere, non solo erano dei grandi mercati dove era possibile acquistare ogni genere di mercanzia e dove era possibile permutare ed acquistare una grande varietà di animali domestici, ma rappresentavano anche l'occasione per lo svolgimento di alcune ricorrenze tradizionali che coinvolgevano centinaia di persone.

Fra le usanze ormai dimenticate è interessante ricordare "La Giostra della Bufala" ovvero una serie di rituali, probabilmente di origine pagana, durante i quali ognuno poteva misurare il proprio coraggio e la propria determinazione, sfidando i colpi di corna e gli zoccoli dei bufali.

Presso l'Archivio frusinate, sono stati trovati alcuni documenti, redatti in occasione della stima dei danni arrecati alle persone e alle cose, in occasione della "Giostra della Bufala" avvenuta durante la "fiera" di agosto del 1832.

La porzione dei manoscritti riportati rappresentano uno spaccato della vita e delle usanze dei nostri antenati, facendoci percepire e comprendere una tradizione, fortunatamente caduta in disuso, che abitualmente si svolgeva nella piazza della Madonna della Neve ed intorno alla fontana del De Carolis: ovvero la "Caccia alla bufala",durante la "Giostra".

In queste circostanze, una bufala, molto probabilmente lontana dal vigore giovanile, privata del cibo per alcuni giorni, per farla apparire più reattiva, veniva inseguita e pungolata, anche per un giorno intero, dalla folla schiamazzante, desiderosa di partecipare alla "Giostra". La povera bestia allo stremo delle forze veniva successivamente abbattuta e la carne "venduta al basso popolo, al quale non li si permetteva di cibarsi delle grasse vacche per il ridicolo dubbio di esser gravide."

La "Giostra" rappresentava l'occasione per una speciale distribuzione di carne, seppure non pregiata, alle persone più povere.

Il documento proposto è solo una parte della più ampia documentazione presente presso l'Archivio di Stato di Frosinone.

Un documento privato, scritto da Sebastiano De Sanctis, proprietario di alcuni locali ubicati nella Piazza Madonna della Neve, informa il Delegato Apostolico di Frosinone dei danni subiti in occasione delle due "giostre della bufala", che l'organizzatore, Sig. Ciceroni, si rifiuta di risarcire.

Frosinone, 7 ottobre 1832 - (ASFr. Delegazione Apostolica, b. n. 9)


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