Ad aggravare l’accennata crisi economica si aggiungevano le ricorrenti scarsità dei raccolti agricoli che davano luogo a frequenti carestie. La storia locale ci ha tramandato quella del
1763 sottolineando la condotta esemplare tenuta da Frosinone in quella circostanza.
I frusinati soccorsero quanti vennero a cercare aiuti nella loro città. Diamo la parola alla documentazione: «La carestia, che nell’anno 1763 si diffuse per tutto il confinante Regno
(di Napoli), invase ancora molte province dello Stato (Pontificio); Frosinone in queste di Marittima e Campagna, soggette allora allo stesso disagio, godeva l’abbondanza di presso a 18 mila rubbia di grano, granoturco e di altri generi, onde si poterono mantenere gli abitanti e somministrare il provvedimento alla sostentazione di moltissimi, che vi concorsero in quelle circostanze».
(Panoramica odierna di Selva dei Muli antico "granaio frusinate" - Un semplice vigneto nel Comune di Patrica)
La generosità dei frusinati commosse e fu esaltata con questi versi dal poeta arcade
Eufemo Euritidio (Antonio Batta):
«Quest’è il Popol dal Ciel tanto protetto.
Egli è, che in ogni tempo a questi, e a quelli
Accorre........
E come no? Se in quell’anno (1763), che vede
Tanta e tanta posar gente smarrita
Nelle sue mura vacillante il piede,
Sulle pubbliche strade illanguidita
Tra pianto e inesplicabile scontento
Pane cercar, chieder soccorso, aita.
Chi pronto la conforta, e chi non lento
Apre i propri granai, e vuol s’accoglia,
Nè via si mandi senza giovamento:
............
E per donare altrui se stesso spoglia.
Non soffre egli aspettar, che il pover chieggia,
Ma volentieri, e con volto giulivo
Apre la mano, ove il bisogno veggia.
............».
Nessuno oserà negare che questo spettacolo di solidarietà umana e cristiana dei frusinati
verso i sofferenti sia una pagina che fa loro veramente onore.
Ed ora, perché il lettore abbia un quadro statistico della consistenza economica di
Frosinone, pubblichiamo le seguenti tabelle:
Il prospetto sopra riportato è firmato da nove deputati, di cui due ecclesiastici.
I deputati ecclesiastici sono: Giambattista Arcidiac. Bartoli per il clero secolare, Fra
Vincenzo Maria Petrini per il clero regolare.
I deputati laici sono: Dott. Ignazio Pesci, Benedetto De Sanctis, Agostino Sterbini,
Giambattista Vespasiani, Giambattista Tagnani, Giandomenico Rondelli.
Alle firme dei deputati segue quella dell’avvocato Bernardo De Angelis, delegato di
Marittima e Campagna.
Le firme sono autenticate dal notaio pubblico Stefano Frasca frusino (35).
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Padre Ignazio BARBAGALLO Agostiniano Scalzo
(FROSINONE - Lineamenti storici dalle origini ai nostri giorni) - "Editrice Frusinate 1975"
Per le citazioni storiche, la bibliografia ed altro, si rimanda ad una consultazione diretta dell'opera.