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TERRA CIOCIARA: STORIA - URBANISTICA - FOLKLORE - AMBIENTE


NELL'UNITA' DELLA PATRIA

"NELLA VITA RELIGIOSA PRIMA DELLA GUERRA 1940 - 1945"

Prima della guerra 194O - 1945

Anche sul piano religioso costatiamo il medesimo cammino che abbiamo notato su quello civile.

Chiesa Sacra Famiglia - FrosinoneNel primo quarantennio del secolo si registra la erezione di due parrocchie:

1) Parrocchia della S. Famiglia. Sorge nei pressi della stazione ferroviaria.
La costruzione della chiesa ebbe inizio il 23 dicembre 1901, per l’interessamento del Cardinale D. Ottaviano De Azevedo da Frosinone, su l’area donata dai Conti Cagiano de Azevedo.

Il 19 giugno 1912 fu eretta canonicamente la parrocchia; nel maggio 1913 fu nominato primo parroco il Rev. P. Lorenzo De Paolis da Collepardo e il 22 maggio 1913 vi fu amministrato il primo battesimo.

La parrocchia è affidata ai PP. Cappuccini.

Chiesa santuario Madonna della Neve - Frosinone2) Parrocchia Madonna della Neve. A quanto si è detto su questa chiesa - santuario bisogna aggiungere queste altre notizie.

Il progetto per la nuova chiesa, in sostituzione di quella più antica e preziosa, ma compromessa dai bombardamenti, venne affidato all’Architetto Antonio Provenzano.
Il nuovo progetto, fu approvato il 25 gennaio 1951 dalla Pontificia Commissione Centrale per l’Arte Sacra e il giorno 11 giugno 1955, dal Ministero dei Lavori Pubblici.

La differenza fu in parte pagata dai religiosi e dai fedeli, ma i minori introiti penalizzarono la qualità architettonica della chiesa.

Con la nuova chiesa si rese necessario impiantare un organo a canne costruito dalla Ditta L. R. Pinchi e Figlio da Foligno.

Immagine miracolosa della Madonna della Neve - FrosinoneL'organo che produce un suono magnifico è stato rimesso a nuovo nel marzo 1975 dalla Ditta G. Zenoni da Pescara, «Premiata Fabbrica d’Organi da Chiesa e da Concerto» e, successivamente, sono stati effettuati altri interventi di manutenzione.

Certamente la parte più preziosa della chiesa è l’affresco della Madonna della Neve.
Esposto alle intemperie e già molto deteriorato nel corso dei secoli, nel 1956 è stato restituito alla sua forma originaria cinquecentesca dall’Istituto Centrale del Restauro che fa capo al Ministero della Pubblica Istruzione.

La nuova chiesa fu inaugurata nel maggio 1957 e, per la circostanza, il frusinate Angelo Turriziani, maestro di fama mondiale, abitante a Montevideo, trovandosi in villeggiatura a Frosinone, esegui all’organo vari pezzi musicali dinanzi a tutte le autorità ed ai fedeli che gremivano il tempio.

3) La chiesa madre di S. Maria. Questa chiesa, come il già nominato Grattacielo per la vita civile, costituisce l’espressione emblematica della vita religiosa di Frosinone.

Danneggiata gravemente, fu ricostruita nel 1950. Seguirono le decorazioni:

a) Le Pitture. Sono 10 pale o quadri, tutti di soggetto mariano. Con ciò si è inteso «celebrare la vita della Madonna», dall’Annunziazione all’Assunzione. Questo ideale, perseguito dal parroco Mons. Luigi Minotti, che ha voluto fare del maggiore tempio frusinate «un tempio mariano», è stato felicemente raggiunto dall’impegno e dall’opera di «cinque tra i maggiori pittori italiani»: Gisberto Ceracchini, Giovanni Colacitti, Luigi Montanarini, Domenico Purificato ed Eliano Fantuzzi.
L’inaugurazione di questo poema pittorico mariano ebbe luogo il 23 giugno 1963, alla presenza del Vescovo, del Prefetto, delle altre autorità religiose e civili, di critici d’arte, di qualificate riviste e di «una grande folla».

Anche se qualcuno abbia fatto delle riserve, «La fusione di tutte queste opere, unite dalla bellezza e dalla fede, è riuscita perfetta: e l’esempio del tempio frusinate andrebbe ripetuto in più ampi confini» (S. Parapetti in «Orizzonti»).

«Frosinone è orgogliosa di essere riuscita a racchiudere tante perle in una corona che esalta le grandezze della Vergine ed è grata ai pittori che con il loro impegno, con la loro generosa arte e con la particolare sensibilità hanno impreziosito la nostra città di opere che costituiscono motivo di alto interesse artistico» (Fr. De Bernardis in «La Gazzetta Ciociara»).

Queste espressioni così lusinghiere non sono dettate dall’entusiasmo del momento, ma vengono messe sul labbro dalla realtà oggettiva. Basta per tutti il giudizio proferito tre anni dopo dall’autorevole rivista internazionale di Arte Sacra «Fede e Arte»; «Tra i documenti d’arte più attraenti e vivi di questi ultimi anni è certamente quello che possiamo vedere nella Cattedrale di Frosinone».

b) Il Mosaico. Ma la chiesa di S. Maria, oltre ai 10 quadri mariani, possiede anche altre opere d’arte. Anzitutto il mosaico dell’abside, «L’Assunzione», del prof. Carlo Mariani, romano, inaugurato nel 1967.

Per la circostanza il prof. Fr. De Bernardis nel suo discorso ufficiale ebbe giustamente a rilevare: «Frosinone da anni si è posta all’avanguardia nella restaurazione dei rapporti in termini moderni tra religione e arte moderna».

c) Opere in bronzo e argento. Bisogna poi ricordare la Via Crucis in bronzo della scultrice Livia De Puydt Canestraro e le due statue dei due papi frusinati S. Ormisda e S. Silverio - (successivamente trafugate). La prima, in argento, venne eseguita da Enrico Quattrini da Todi, modellata nel 1930, con denaro legato da Alessandro Kambo; la seconda, in bronzo, venne eseguita da Carlo Quattrini, figlio del nominato Enrico, che la lavorò nel 1956.

A conclusione di questo rapido sguardo alla chiesa di S. Maria, ricorderemo che essa il 12 aprile 1965 è stata elevata alla dignità di concattedrale con decreto della Congregazione per i Vescovi, approvato da Paolo VI, mentre in Via Lepini, 47, veniva eretto il moderno episcopio.

Dunque anche sul piano religioso inizia per Frosinone un ruolo nuovo e di primo piano.

4) Le due parrocchie sorte degli anni '60:

Chiesa del Sacro Cuore - Frosinonea) Sacro Cuore. Fu eretta da Mons. Carlo Livraghi con decreto del 7 settembre 1956; ebbe il riconoscimento civile dal Presidente della Repubblica il 2 maggio 1957.

Il primo parroco è stato Don Bernardino D’Aversa, che ne prese possesso l’8 febbraio 1962.
La nuova parrocchia venne ritagliata sul territorio della Parrocchia Sacra Famiglie e Madonna della Neve. Si inseriva in un quartiere in forte crescita. L'Istituto Autonomo delle Case Popolari, aveva iniziato ad urbanizzare l'attuale Via A. Moro e Via Adige, con i "palazzi stella": una tipologia edilizia che al tempo era all'avanguardia sotto l'aspetto costruttivo.
La costruzione della chiesa, che è di forma trapezoidale, fu iniziata il 22 luglio 1963 e ultimata nel 1965. Progettisti e direttori dei lavori sono stati l’ingegnere Ermanno Alieri e figlio arch. Alberto.

Chiesa di Sant'Antonio - Frosinoneb) S. Antonio di Padova. Il 18 dicembre 1941 la sig.ra Modesta Turriziani, con atto presso Notaio Beniamino Papa, legò parte dei suoi beni per l’erezione di una nuova parrocchia nell’antica chiesa di S. Antonio.
L’erezione ebbe luogo con decreto vescovile del 13 giugno 1948 ed ebbe il riconoscimento civile dal Capo dello Stato il 9 dicembre 1950.

Negli anni 1966 - 1968 fu costruita la nuova imponente chiesa in via Guglielmo Marconi che, di fatto, sostituiva la vecchie ed artistica chiesa posizionata all'incrocio con Corso della Repubblica, non più sufficiente ad ospitare i fedeli, cresciuti di numero, dopo l'espansione edilizia del centro storico.

I progettisti e direttori sono stati gli architetti Luigi De Simoni e Marco Mei.

Il 9 giugno 1968 è stata aperta al culto e nell’agosto 1972 si è proceduto alla demolizione della precedente chiesa che nel corso dei secoli aveva successivamente avuto il titolo di S. Biagio, S. Sebastiano e S. Antonio.

4) Le due recenti parrocchie istituite negli ultimi tempi:

a) Santa Maria Goretti e San Paolo. La chiesa di Santa Maria e la Chiesa di San Paolo, di evidente architettura moderna e di pregio, sono nate rispettivamente nel quartiere Selva Piana e Cavoni, in risposta all'urbanizzazione avvenuta in questi ultimi decenni ed al notevole incremento demografico che ha caratterizzato lo sviluppo di questi nuovi quartieri.

Queste nuove parrocchie sono state ritagliate all'interno dei territori della parrocchia Sacra Famiglia e in quello della parrocchia Madonna della Neve.

Fortunatamente, questo tipo di operazioni urbanistiche, di carattere religioso, pur creando qualche scompenso nel comportamento delle persone, non sono così drammatiche da pregiuducare lo sviluppo delle stesse parrocchie. Amicizia, solidarietà e la consapevolezza di un bene superiore, aiutano notevolmente nel superare qualche piccolo disagio.

Immagini della parrocchia Santa Maria Goretti e San Paolo - Frosinone

5) Nuove fondazioni educative. Nel fervore di ricostruzione materiale e morale che contrassegnarono gli anni del dopoguerra si sentì il bisogno di accrescere il numero degli istituti di educazione.

sulturea bronzea di Suor Maria Spinelli - FrosinoneLe Agostiniane Serve di Gesù e Maria, fondate da Sr. Maria Teresa Spinelli il 23 settembre 1827 presso la chiesa di S. Agostino, allo scopo di assicurare stabilmente il corpo insegnante alla scuola comunale femminile, già prima della guerra avevano aperto due altri asili: uno alla Prebenda il 15 ottobre 1935 e l’altro in contrada Madonna della Neve il 14 novembre 1939. Non essendo però rispondenti alle nuove esigenze, li trasferirono nelle moderne sedi di Viale Napoli 6, e Via Tiburtina 113, rispettivamente il 24 maggio 1953 e 1° maggio 1950. L’asilo di Via Tiburtina è sorto sull’area donata dalla famiglia Ferrante.

Le Suore hanno voluto ricordare l’atto munifico con la seguente lapide: Alta munificenza dei F.lli Ferrante Comm. Domenico e Margherita et Comm. Luigi che donarono l’area di questo asilo - orfanotrofio. Le Suore Agostiniane Serve di Gesù e Maria in segno di perenne riconoscenza.

Le Suore Adoratrici del Sangue di Cristo, fondate in Acuto il 4 marzo 1834 dalla B. Maria De Matthias, aprirono una loro casa a Frosinone il 15 ottobre 1948, con scuola materna, elementare, media, istituto e scuola magistrale.

Le Suore Mariane Francescane venute a Frosinone il 4 settembre 1949, hanno aperto in piazza Risorgimento l’asilo e la scuola elementare.


Il nostro lavoro è terminato. In qualche modo, partendo dalle origini della nostra città, siamo giunti ai giorni della sua modernità, iniziata negli anni '70.
Tante altre pagine di "storia" sono state scritte dai suoi cittadini, nella politica, nel sociale e nella vita religiosa. Certamente non abbiamo i mezzi e la presunzione per riassumerle in una breve cronistoria.
Assumiamo un semplice impegno: Cercheremo di arricchire quanto già fatto raccontando, con ulteriori pagine, le altre vicende cittadine.

"LA COMMISSIONE CULTURALE"
della Parrocchia Santuario Madonna della Neve

Padre Ignazio BARBAGALLO Agostiniano Scalzo

(FROSINONE - Lineamenti storici dalle origini ai nostri giorni)
- "Editrice Frusinate 1975"

Per le citazioni storiche, la bibliografia ed altro, si rimanda ad una consultazione diretta dell'opera.

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